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Una o più unità amministrative (regioni) per le quali sono state adottate misure di contenimento ai fini della prevenzione rivolte alla popolazione e con esclusione del personale sanitario, delle forze di polizia, del corpo nazionale dei vigili del fuoco e delle forze armate, nell'esercizio delle loro funzioni. Le misure di contenimento sono differenziate in base a scenari "tipo" e livelli di rischio epidemiologico.
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TwitterOne or more administrative units (regions) for which containment measures have been adopted for the purposes of prevention aimed at the population and with the exclusion of health personnel, the police forces, the national body of firefighters and the armed forces, in the exercise of their functions. The containment measures are differentiated on the basis of "typical" scenarios and levels of epidemiological risk.
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TwitterAi fini dell’applicazione coordinata delle norme relative al territorio rurale di cui al titolo IV, capo III della LR 65/2014, del relativo regolamento di cui alla DPGR 63R/2016 e ai sensi dell’art. 90 comma 6 lettera c) della stessa LR 65/2014, il PTC individua apposite Zone agronomiche per le quali sono dettate “prescrizioni” e “parametri”. In particolare le “Zone agronomiche” individuate dal PTC sono: -1) Alto Casentino e Pratomagno -2) Pianura del Casentino -3) Alta Valtiberina e montagna del Casentino est -4) Colline nord di Arezzo e basso Casentino -5) Pianura della Valtiberina -6) Valdarno -7) Colline della Valdichiana e Valdarno sud -8) Piana Aretina e Valdichiana -9) Colline est di Arezzo e della Valdichiana -10) Colline della Valtiberina sud Le “Zone agronomiche” corrispondono ad ambiti estesi di carattere sovracomunale, definiti sulla base dei caratteri geografici (morfologia, altitudine, clima, suoli, ecc.) e dei caratteri strutturali dell'agricoltura (tipi e classi dimensionali delle aziende, indirizzi colturali, forze di lavoro, ecc.) e costituiscono i contesti territoriali, trasversali agli “Ambiti di paesaggio” e ai “Sistemi territoriali” .
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TwitterSettori di attività economica di competenza comunitaria o comunale. I settori di competenza comunitaria sono definiti dalla deliberazione CC2017_122 del 12 luglio 2017.
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Perimetrazione delle Zone dell'Educazione e dell'Istruzione della Città Metropolitana di Firenze. Le Zone vengono individuate come ambito territoriale ottimale per la programmazione unitaria degli interventi dei Comuni e delle Unioni di Comuni in materia di educazione, istruzione, orientamento e formazione. La D.G.R. n. 584 del 21/06/2016 (Criteri generali per il funzionamento delle Conferenze zonali per l'Educazione e l'Istruzione nell'ambito del sistema integrato per il diritto all'apprendimento) e le successive Linee Guida per la sua applicazione (D.G.R. n. 251 del 20/03/2017) indicano che l'organizzazione di ciascuna Zona deve prevedere necessariamente l'esistenza di alcuni organismi tra cui la Conferenza zonale per l'educazione e l'istruzione.
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Dal 2023 al 2030, si prevede che il mercato globale della sicurezza Zero Trust si espanderà da una stima iniziale di 24,89 miliardi di dollari nel 2022 a un CAGR (tasso di crescita annuale composto) del 17,6%. Dimensione del mercato, crescita, quota
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Si prevede che il mercato globale previsto di 0,9 miliardi di dollari per le domande di cure urgenti nel 2022 aumenterà fino a 2,5 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR dell’8,3%. Dimensione del mercato, crescita, quota
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Dati del questionario agli ortofrutticoltori per valutare l'intenzione d'uso dell'App
Dati Progetto:
INFO-CSO Informazione fruibile per lo sviluppo del sistema ortofrutticolo Regionale dell'Emilia Romagna
Deliberazione di Giunta regionale nr. 2144 del 10 dicembre 2018
Focus Area: 3.A - Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali
Tipo di Operazione: 16.1.01 - Gruppi Operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell'Agricoltura
Id domanda: 5116697
Finanziamento ricevuto: € 31.522,22
Obiettivi e Finalità:
Supportare le imprese della regione Emilia-Romagna ad intraprendere un vero e proprio percorso di ammodernamento e crescita, mettendo a disposizione con modalità di accesso rapido ed in formato facilmente fruibile, dati ed informazioni sulla produzione e sul mercato dei principali prodotti ortofrutticoli al fine di rendere più competitive le aziende, consentendo loro di fare programmazione, e di mettere a punto strategie produttive, organizzative e commerciali più efficaci ed in linea con le esigenze del mercato e dei consumatori. Il servizio online proposto intende mette in contatto i produttori, gli operatori della filiera e gli acquirenti nella catena del valore dei prodotti ortofrutticoli freschi, offrendo loro visibilità e trasparenza. L'accesso ai dati in tempo reale potrà supportare tutti gli attori della filiera, consentendo loro di risparmiare tempo, rafforzare le relazioni, essere meglio informati e migliorare i processi decisionali.
Risultati attesi:
I risultati attesi sono relativi all’applicazione delle informazioni identificate alle scelte imprenditoriali dei produttori ortofrutticoli dell’Emilia Romagna. CSO, tramite i suoi soci, copre circa il 50%% della produzione ortofrutticola regionale. Una corretta gestione imprenditoriale, tramite l’utilizzo di informazioni strutturate, può portare ad un aumento delle marginalità sufficiente a garantire la redditività di tutti gli attori della filiera. Inoltre, il presente piano avrà tra le applicazioni, la realizzazione di uno studio LCA che consentirà di dare agli agricoltori indicazioni sulle migliori tecnologie per la gestione ambientale, le quali se applicate, statisticamente consentono di ridurre il peso ambientale delle scelte agronomiche. Lo studio relativo alle certificazioni sociali ed etiche, consentirà di fornire un altro strumento per le scelte imprenditoriali, in quanto fornirà informazioni circa la percezione dei consumatori di tali certificazioni (GLOBALGAP-GASP, SA 8000).
Referente scientifico: Canavari Maurizio
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Il mercato globale del trucco valeva 40,39 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che raggiungerà i 41,89 miliardi di dollari nel 2023, quindi i 61,39 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR del 6,61% tra il 2023 e il 2030. Dimensione del mercato, crescita, quota
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Aree protette e Rete Natura 2000: ZSC/SIC - Zone Speciali di Conservazione / Siti di Importanza Comunitaria - Delimitazione dei siti di importanza comunitaria in applicazione della Direttiva 92/43/CEE 'HABITAT' del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. L'obiettivo di tutela di questi siti è la conservazione della natura. I siti sono stati designati ZSC, secondo la normativa della Rete Natura 2000, a seguito dell'approvazione delle Misure di Conservazione Sito-specifiche che sono messe a disposizione attraverso il link presente nelle informazioni allegate al singolo sito. Se tali Misure non sono consultabili significa che il sito è ancora definito SIC e che le Misure di Conservazione sito-specifiche sono in corso di definizione e approvazione.
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Durante il periodo in esame, gli analisti prevedono che il mercato dei broker di sicurezza per l’accesso al cloud dimostrerà un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 15,9%. Si prevede che nel 2023 il mercato avrà un valore di 10,7 miliardi di dollari USA e che entro il 2030 avrà un valore di 39,3 miliardi di dollari USA. Dimensione del mercato, crescita, quota
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TwitterI piani di prevenzione dei rischi (RPP) sono il principale strumento governativo per la prevenzione dei rischi. Il loro obiettivo è quello di controllare lo sviluppo nelle aree a rischio. L'elaborazione di un piano di prevenzione dei rischi genera una serie di dati territoriali organizzati in più set di dati. Lo stesso PPR può comprendere set di dati territoriali contenenti: • principale PPR che comprende i perimetri (periferio di studio, perimetro di prescrizione, ambito di applicazione regolamentato); • aree ristrette del piano una volta approvate. I regolamenti RPP distinguono generalmente tra "aree di divieto di costruzione", le cosiddette "aree rosse", in cui il livello di pericolo è elevato e la regola generale è il divieto di costruzione; "aree soggette a requisiti", note come "zone blu" in cui il livello di pericolo è medio e i progetti sono soggetti a requisiti adattati al tipo di problema e alle zone non direttamente esposte a rischi ma soggette a divieti o prescrizioni; • aree di pericolo rappresentate nella mappa dei pericoli utilizzati per l'analisi dei rischi incrociando la posta in gioco, specificando, per ciascuna zona, il livello dei pericoli a cui è esposta; • gli interessi (persone, beni, attività, elementi del patrimonio culturale o ambientale) minacciati da un pericolo e che possono essere colpiti o danneggiati; • origini del rischio, ossia l'entità del mondo reale che, attraverso la sua presenza, rappresenta un rischio potenziale. Questa entità può essere caratterizzata da un nome, un riferimento a un oggetto esterno o un oggetto geografico che individua l'entità effettiva che determina il rischio.
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TwitterAttribution-NonCommercial-NoDerivs 4.0 (CC BY-NC-ND 4.0)https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/
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The food delivery market has seen significant growth over the past decade. Led by platform-to-consumer services, such as DoorDash and Uber Eats, food delivery has expanded from takeaways to anything...
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Il dataset contiene l'elenco dei progetti internazionali in cui l’ARTI è coinvolta come soggetto capofila e/o soggetto partner. Il dataset fornisce indicazioni puntuali sul progetto (programma di finanziamento, durata, data di avvio e data di fine), classificando lo stesso per Area prioritarie di innovazione (come individuata dalla "SmartPuglia 2020"), settore e sotto-settore di applicazione. Inoltre, il dataset elenca tutti i partner coinvolti nel progetto, classificandoli in base alla categoria di appartenenza e geo-localizzandoli.
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Twitterhttps://www.marketresearchintellect.com/it/privacy-policyhttps://www.marketresearchintellect.com/it/privacy-policy
Il rapporto sul mercato dei tappeti per l'intelletto delle ricerche di mercato evidenzia una valutazione di 6,5 miliardi nel 2024 e anticipa la crescita a 9,2 miliardi entro il 2033, con un CAGR del 4,8% dal 2026-2033.Splorare approfondimenti su dinamiche di domanda, pipeline di innovazione e paesaggi competitivi.
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TwitterHow many apps are there in the Play Store? The number of available apps in the Google Play Store was most recently placed at 1.68 million apps, after surpassing 1 million apps in July 2013. Google Play Store Google Play was originally launched in October 2008 under the name Android Market. As Google’s official app store, it offers its customers a wide range of applications and digital media including music, magazines, books, film, and TV. As of April 2021, the ranking of the top-grossing Android apps worldwide is dominated by mobile games with Coin Master, Garena Free Fire, and PUBG mobile leading the ranking. This hardly comes as a surprise as it is estimated that gaming apps will account for over 70 percent of Google Play app revenues in 2024. As most apps in the Google Play Store are available for free, the company needs to utilize effective business models to secure healthy revenue. How do apps make money? Despite the robust gaming app revenues, most gaming apps are free to download and rely on monetization via in-app advertising or in-game purchases of items such as boosters and accessories. A November 2021 survey of mobile app publishers found that video ads were the most popular mobile app monetization model, followed by display ads and in-app purchases. Additionally, monetizing via subscriptions has proven an effective model for several highly popular apps, with subscription revenues hitting 18.3 billion U.S. dollars in revenues in 2021.
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TwitterLe zone di rivitalizzazione rurale (ZR) sono concepite per sostenere lo sviluppo dei territori rurali principalmente attraverso misure fiscali e sociali. Si applicano misure specifiche per lo sviluppo economico. L'obiettivo è concentrare le misure di aiuto di Stato a favore delle imprese che creano posti di lavoro nelle zone rurali meno popolate più colpite dal declino demografico ed economico. Le ZRR sono state create dalla legge di orientamento per la pianificazione e lo sviluppo del territorio (LOADT) del 4 febbraio 1995. Il 3 settembre 2003 il Comitato interministeriale per l'assetto territoriale e lo sviluppo (CIADT) ha definito nuovi orientamenti per adeguare questo strumento alle esigenze attuali. Le disposizioni corrispondenti sono contenute nella legge sullo sviluppo dei territori rurali del 23 febbraio 2005 e nel decreto n. 2005-1435 del 21 novembre 2005. L'elenco che stabilisce la classificazione dei comuni in ZRR è redatto e riveduto ogni anno con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri alla luce delle creazioni, delle abolizioni e delle modifiche dell'ambito di applicazione dell'EPCI con imposizione propria stabilita il 31 dicembre dell'anno precedente. Le zone di rivitalizzazione rurale (ZR) sono concepite per sostenere lo sviluppo dei territori rurali principalmente attraverso misure fiscali e sociali. Si applicano misure specifiche per lo sviluppo economico. L'obiettivo è concentrare le misure di aiuto di Stato a favore delle imprese che creano posti di lavoro nelle zone rurali meno popolate più colpite dal declino demografico ed economico. Le ZRR sono state create dalla legge di orientamento per la pianificazione e lo sviluppo del territorio (LOADT) del 4 febbraio 1995. Il 3 settembre 2003 il Comitato interministeriale per l'assetto territoriale e lo sviluppo (CIADT) ha definito nuovi orientamenti per adeguare questo strumento alle esigenze attuali. Le disposizioni corrispondenti sono contenute nella legge sullo sviluppo dei territori rurali del 23 febbraio 2005 e nel decreto n. 2005-1435 del 21 novembre 2005. L'elenco che stabilisce la classificazione dei comuni in ZRR è redatto e riveduto ogni anno con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri alla luce delle creazioni, delle abolizioni e delle modifiche dell'ambito di applicazione dell'EPCI con imposizione propria stabilita il 31 dicembre dell'anno precedente. Le zone di rivitalizzazione rurale (ZR) sono concepite per sostenere lo sviluppo dei territori rurali principalmente attraverso misure fiscali e sociali. Si applicano misure specifiche per lo sviluppo economico. L'obiettivo è concentrare le misure di aiuto di Stato a favore delle imprese che creano posti di lavoro nelle zone rurali meno popolate più colpite dal declino demografico ed economico. Le ZRR sono state create dalla legge di orientamento per la pianificazione e lo sviluppo del territorio (LOADT) del 4 febbraio 1995. Il 3 settembre 2003 il Comitato interministeriale per l'assetto territoriale e lo sviluppo (CIADT) ha definito nuovi orientamenti per adeguare questo strumento alle esigenze attuali. Le disposizioni corrispondenti sono contenute nella legge sullo sviluppo dei territori rurali del 23 febbraio 2005 e nel decreto n. 2005-1435 del 21 novembre 2005. L'elenco che stabilisce la classificazione dei comuni in ZRR è redatto e riveduto ogni anno con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri alla luce delle creazioni, delle abolizioni e delle modifiche dell'ambito di applicazione dell'EPCI con imposizione propria stabilita il 31 dicembre dell'anno precedente. Le zone di rivitalizzazione rurale (ZR) sono concepite per sostenere lo sviluppo dei territori rurali principalmente attraverso misure fiscali e sociali. Si applicano misure specifiche per lo sviluppo economico. L'obiettivo è concentrare le misure di aiuto di Stato a favore delle imprese che creano posti di lavoro nelle zone rurali meno popolate più colpite dal declino demografico ed economico. Le ZRR sono state create dalla legge di orientamento per la pianificazione e lo sviluppo del territorio (LOADT) del 4 febbraio 1995. Il 3 settembre 2003 il Comitato interministeriale per l'assetto territoriale e lo sviluppo (CIADT) ha definito nuovi orientamenti per adeguare questo strumento alle esigenze attuali. Le disposizioni corrispondenti sono contenute nella legge sullo sviluppo dei territori rurali del 23 febbraio 2005 e nel decreto n. 2005-1435 del 21 novembre 2005. 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TwitterContenuti cartografici del Progetto Strategico di Sottobacino del torrente Seveso (approvato con DGR. n. 7563 del 18 dicembre 2017), pubblicato sul sito dei Contratti di fiume e consultabile alla pagina http://www.contrattidifiume.it/it/azioni/seveso/progetto-di-sottobacino-seveso/index.html Il Progetto fornisce un servizio di mappa che si compone di una parte conoscitiva e di una interpretativa, lavorando all'interno del Geoportale, sia in termini di input che di output: di input poiché la cartografia si basa su strati informativi che per la maggior parte sono già disponibili (ad esempio dati DUSAF, Data base topografici, reti ecologiche, previsioni di piani comunali e sovracomunali, ecc.) e che definiscono il quadro conoscitivo dell'ambito di progetto, di output in quanto gli elaborati cartografici e i loro futuri aggiornamenti, sono condivisi e fruibili sul Geoportale. In particolare il quadro interpretativo di Progetto si articola nei seguenti elaborati cartografici: 1. Ambito di analisi, che delimita il territorio sul quale sono state condotte le analisi territoriali. 2. Ambito di applicazione delle misure, che delimita l'ambito sul quale sono state impostate misure generali e localizzate finalizzate alla risoluzione delle criticità. 3. Carte delle criticità e delle misure: 3.1 Criticità, che riporta le 15 criticità prioritarie individuate nell'ambito di analisi, a partire dalla combinazione/interazione degli elementi di sensibilità territoriale individuati • 1-Interferenza urbanizzato e rete mobilità con corpi idrici • 2-Ridotta capacità di drenaggio • 3-Potenziali fonti di pressione puntuale • 4-Artificializzazione alveo fluviale e sponde • 5-Potenziali pressioni legate all’uso agricolo del suolo • 6-Interferenze antropizzato con RER e discontinuità rete ecologica • 7-Suolo e sottosuolo non ottimali per gestione acque meteoriche Insufficiente azione locale di prevenzione dei rischi • 9-Fenomeni di dismissione • 10-Qualità morfologica e funzionalità fluviale non buone • 11-Stato chimico del corpo idrico non buono • 12-Stato ecologico del corpo idrico non buono • 13-Pericolosità per fenomeni idraulici e idrogeologici • 14-Rischio idraulico medio alto • 15-Rischio idrogeologico medio alto Interrogando le singole celle, nel campo scheda Misure generali .pdf, aprendo il collegamento ipertestuale si può accedere all'elenco delle misure generali previste nel progetto per la risoluzione di ogni specifica criticità. 3.2 Compresenza di criticità, che rappresenta la presenza e la numerosità delle 15 criticità prioritari individuate. La rappresentazione grafica è articolata in cinque classi (da 0 a 1, 2, 3, da 4 a 6, da 7 a 12) in funzione della loro compresenza. 3.3 Misure generali, interrogando il poligono che rappresenta l'ambito di applicazione delle misure è possibile aprire tramite collegamento ipertestuale l'elenco delle misure generali previste nel progetto per la risoluzione di ogni specifica criticità. 3.4 Misure localizzate, che mostra la localizzazione dei punti delle misure localizzate complessive e suddivise per singola Criticità. Le misure generali e localizzate rispondono ai Macro obbiettivi: Q - qualità, R - rischio, SE - servizi ecosistemici e G - governace, ed ai temi del Progetto: Q - qualità, R - rischio idraulico, SE - servizi ecosistemici, G - governance, D - drenaggio urbano, P - paesaggio, C - connessioni ecologiche e RF - riqualificazione fluviale. 3.5 Compresenza degli elementi di sensibilità, che rappresenta la presenza e la numerosità dei seguenti elementi sensibilità esistenti o potenziali sull'ambito di analisi: - Interferenza urbanizzato e corpi idrici - Interferenza infrastrutture e corpi idrici - Interferenza urbanizzato e laghi - Interferenza infrastrutture e laghi - Rischio idraulico R3 R4 - Rischio frane R3 R4 - Ponti - Opere di difesa - Pericolosità esondazione alta - Pericolosità frana alta - Classe fattibilità incongrua - Stato chimico corpi idrici non buono - Stato ecologico corpi idrici non buono - Indice Qualità Morfologica non buono - Indice Funzionalità Fluviale non buono - Scarichi - Tratti tombinati - Impianti di depurazione - Siti contaminati - Impianti gestione rifiuti - Corridoi primari alta antropizzazione - Corridoi primari medio bassa antropizzazione - RER Elementi primari - RER Elementi secondari - RER Varchi - Cave cessate - Aree dismesse - Insediamenti produttivi - Aziende a Rischio di Incidente Rilevante - Ridotta capacità drenante - Ridotta permeabilità suoli - Bassa soggiacenza falda - Aree agricole Agli elementi di sensibilità del territorio, complessivamente 33, è stato assegnato un peso 2 se esistenti e un pero 1 se potenziali, un peso 0 se assenti. La rappresentazione grafica è articolata per classi (bassa, medio bassa, media, medio alta, alta) in funzione della loro compresenza. Sia il livello informativo della Compresenza degli elementi di sensibilità, che il livello informativo delle Carte delle criticità, consentono di territorializzare nell’ambito di analisi del Progetto (discretizzato con una maglia di 100 x 100 metri), la presenza/compresenza/assenza di fattori eterogenei (indipendentemente dalla loro estensione), altrimenti non confrontabili in una rappresentazione tradizionale. Le Carte si avvalgono sia di strati informativi già disponibili sul Geoportale di Regione Lombardia che di altri livelli informativi elaborati durante le fasi di costruzione del Progetto. La loro costruzione consente una lettura simultanea delle diverse forme di degrado e rischio a supporto di politiche e misure integrate finalizzate all’innalzamento della complessiva qualità del territorio del sottobacino. Sono strumenti di orientamento e di valutazione che permettono di definire e localizzare le misure del Progetto e supportare gli enti territoriali nella redazione di piani e progetti. Le date dell'aggiornamento più recente relativo alle banche dati utilizzate per realizzare gli strati informativi della cartografia sono indicate nel documento allegato. La rappresentazione delle aree dismesse deriva dalla banca dati AGISCO (Anagrafe e Gestione Integrata dei Siti Contaminati) che non riporta l'aggiornamento rispetto al riutilizzo urbanistico dell'area, rappresentando quindi solo uno storico di tutte le aree per le quali l'Ufficio Bonifiche di Regione Lombardia ha ricevuto segnalazione di potenziale contaminazione, ha avviato e/o completato la caratterizzazione, ha avviato e/o completato la bonifica/messa in sicurezza. Di conseguenza lo strato informativo dovrà essere oggetto di verifiche puntuali da parte dei Comuni. 4. Mappa dell’acqua del Seveso, rappresenta gli effetti degli usi del suolo sulle acque e le numerose funzioni idrologiche: - sia in termini positivi, per quel che riguarda le funzioni di alimentazione del corso d’acqua, infiltrazione, regolazione delle piene, espansione e fitodepurazione, protezione e filtro; - che in termini negativi, individuando le pressioni che derivano dalle aree edificate, dalle aree interessate da pratiche agro-colturali che implicano l'impoverimento della componente organica del suolo e l'utilizzo di prodotti chimici e fertilizzanti, da trattamenti di manutenzione e gestione degli impianti sportivi inerbiti (es. golf) e da scarichi puntiformi in corpo idrico. La mappa si compone dei seguenti strati informativi • Alimentazione artificiale corsi d'acqua • Alimentazione naturale corsi d'acqua • Scarichi puntuali • Protezione degli acquiferi • Impianti produttivi, tecnologici, sportivi e ospedali • Aree di infiltrazione estesa • Aree di infiltrazione locale • Elementi di pressione derivanti da destinazione per impianti sportivi inerbiti • Elementi di pressione derivanti da destinazione agricola • Elementi di pressione derivanti da destinazione estrattiva • Destinazione residenziale e assimilabile • Reti stradali e ferroviarie • Vegetazione con funzione di fascia tampone e filtro • Tratti idrici sottobacino Seveso • Ridotta permeabilità suoli La rappresentazione grafica della permeabilità dei suoli è articolata per classi (bassa, media, alta). Questo servizio (disponibile in WMS versione del 1.3.0) può essere usato anche in altri software di visualizzazione, copiando l'indirizzo: http://www.cartografia.servizirl.it/arcgis1/services/territorio/progetto_strategico_seveso_1/MapServer/WmsServer
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CARTA TECNICA COMUNALE - edifici volumetrici (sistema di riferimento WGS84) Cliccare sul link per visualizzare la mappa in 3D di Bologna.L’applicazione web Bologna3D è uno strumento che consente di visualizzare in modalità tridimensionale il contenuto del livello “edifici volumetrici” della CTC – Carta Tecnica Comunale del Comune di Bologna.La CTC è una cartografia tecnica, in scala 1:2000 che il SIT del Comune di Bologna ha fatto realizzare nel 2001, con il metodo fotogrammetrico diretto. Nella restituzione, negli edifici volumetrici, sono state inserite, tra le altre informazioni alfanumeriche, anche la quota di gronda e la quota al piede degli edifici, con una tolleranza di 54 cm.Dal 2001 in poi l’aggiornamento della CTC, in particolare del livello degli edifici volumetrici, è stato eseguito mediante l’utilizzo come fonte primaria degli elaborati progettuali, provenienti dalle pratiche edilizie presentate per nuove costruzioni o per interventi di una certa rilevanza, con modifiche ai volumi preesistenti. Come fonti secondarie, di appoggio o di verifica, sono state utilizzate ortofoto di precisione e librerie di immagini oblique, composte da immagini aeree, oblique ed ortogonali, di elevata risoluzione e con ampie aree di sovrapposizione. Il Comune di Bologna ha già collezionato una serie consistente di tali librerie, dal momento che a partire dal 2005 sono stati realizzati rilievi con cadenza annuale. Di recente è stato effettuato un rilievo aereo, con un nuovo sensore grazie al quale sono state acquisite immagini e simultaneamente dati LiDAR, questi ultimi diventano un’importante fonte dati per l’aggiornamento delle altezze della Carta Tecnica Comunale.L’aggiornamento dei principali livelli della CTC, ed in particolare del livello in oggetto, viene eseguito in un flusso continuo.Per la creazione, pubblicazione e gestione della scena web 3D visualizzata nell’applicazione Bologna3D sono stati utilizzati vari strumenti di tecnologia Esri. La scena è un contenuto geografico tematizzato che consente di visualizzare e analizzare informazioni spaziali, come l’altezza degli edifici, in un ambiente 3D intuitivo ed interattivo.
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TwitterData licence Germany – Attribution – Version 2.0https://www.govdata.de/dl-de/by-2-0
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È istituito il piano di sviluppo Neugraben-Fischbek 55 per la zona di applicazione Kiesbarg-Cuxhavener Straße, comprese le parti adiacenti del distretto Fischbek-Bauernweide-via parcella 1323, il confine meridionale della parcella 1323, il confine meridionale e occidentale della parcella 4418, il confine occidentale delle parcelle 1323 e 5489 del distretto Fischbek-Alte Weiden-via parcelle 4208, 4005 e 1312, il confine meridionale delle parcelle 1311 e 4164 del distretto Fischbek- Sandhafer-Scheideholzweg (distretto Harburg, distretto 718).
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